Stelvio 27 giugno 2008 - Mimmo & Rita - non sono le maniglie dell'amore di Mimmo quelle a cui si agguanta Rita, lui sotto la maglietta ha la ciambella salvagente, in montagna non si sa mai

Pagine

Egitto - 11 Marzo 1989

Come al solito colazione al buffet superinternazionale dell’albergo, abbiamo preso l’abitudine di rimpinzarci in questa occasione. Abbiamo iniziato questa pratica suicida con l’intento della preservazione, non sapendo cosa ci sarebbe stato a pranzo e cena, ma poi la bontà di questa prima colazione ci ha fatti continuare malgrado fossimo rassicurati sulla commestibilità dei cibi del resto della giornata.
A bordo di una feluca attraversiamo il bucolico Nilo e ci ritroviamo sulla riva sinistra nella Città dei Morti nella valle dei Re e delle Regine, visitiamo alcune splendide tombe sotterranee, poste alla fine di tunnel lunghissimi, fra le altre quella del famosissimo Tut Ank Amon o Tutankhamon del quale abbiamo ammirato il fantasmagorico corredo funerario al Museo del Cairo. Siamo in pieno deserto e ad una latitudine notevole, fa veramente caldo, decidiamo di rifocillarci ad una bancarella, ma, sgomento, non ho in tasca neanche un centesimo, ho dimenticato i soldi in albergo, la cifra è bassa, essendo alla fine della vacanza, pensiamo che al ritorno non troveremo nulla, sbagliato, ritroveremo il malloppo in bella vista sul mio comodino. Fattici prestare qualche piastra da alcuni compagni di viaggio, ci rifocilliamo, appena in tempo per la ripartenza.
Col pullman attraversiamo dei paesini dove spiccano le case affrescate di chi ha effettuato il pellegrinaggio alla Mecca. Vediamo anche degli intagliatori di alabastro, veramente artigianali che di più non si può.
In breve siamo a El Deir Bahari, tempio funebre della Regina Hatshepsut, è posto ai piedi di una collina, l’insieme è splendidamente scenografico ed ha un che di extraterrestre nella sua modernità, somiglia alla stazione Termini di Nervi. Questa sensazione di extraterreità non è la prima volta che la proviamo. Il tempio conserva ancora delle rarissime pitture murarie ed ha delle colonne particolari, hanno i capitelli che rappresentano teste femminili con una particolare acconciatura della capigliatura che le fa apparire come se avessero le orecchie pendenti delle vacche africane.
Ritorniamo in albergo per il solito pranzo al gran buffet internazionale.
Dopo un riposino nella ombrosa veranda della nostra suite ci aspetta l'ultima fatica di questa fantastica settimana, la visita a templi di Luxor e Karnak, veramente si può parlare di un complesso di templi, quasi senza soluzione di continuità. E' una selva di colonne dalle forme più diverse, di statue di faraoni con mogli e figli e obelischi che fanno a gara d'altezza. Una sensazione di immensità accompagna tutta la visita, non si può neanche immaginare come se ne rimmarrebbe impressionati se tutti questi monumenti fossero ancora dipinti come erano nati e se non fossero stati spogliati, ad esempio da qui proviene il magnifico obelisco di Piazza San Giovanni in Laterano a Roma.
Questa sola visita sarebbe bastata a giustificare l'intero viaggio. Credo che questo si possa dire di ogni singolo componente di questo viaggio, di ogni mezza giornata qui trascorsa.
Al ritorno ci aspetta una lauta cena e la triste preparazione dei bagagli per il ritorno.



Clicca per Slideshow in Picasa con didascalie e schermo intero con possibilità di visionare le immagini singolarmente

Nessun commento:

Questo blog non rappresenta ad alcun titolo una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.Il blog declina ogni resposabilità nel caso in cui la gratuità dei siti consigliati venisse meno.Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 07 marzo 2001.Alcune immagini e articoli presenti in questo blog sono state ottenute via Internet e come tali ritenute di pubblico dominio: di conseguenza, sono state usate senza nessuna intenzione di infrangere copyright.