Nel Gargano interno, in posizione dominante il Golfo di Manfredonia e le foreste dell'interno del promontorio, c'è questo antico paese, sorto intorno ad una grotta, per secoli considerato uno dei luoghi più sacri della terra, venerato da papi, regnanti, principi e cavalieri. Luogo di passaggio obbligato dei Crociati, che qui raccoglievano l'ultima benedizione prima di imbarcarsi dai porti di Trani, Barletta, Bari, Brindisi, Taranto alla volta della Terra Santa. La sacralità di questo posto impressionò talmente il Poverello d'Assisi, San Francesco, che giuntovi a piedi, in viaggio appunto per la Terra Santa, non si ritenne degno d'accedervi e rimase sulla soglia.
La Grotta fece da modello alla costruzione del forse più noto altro luogo di devozione Micheleiana, Mont St. Michel sito in Francia, precisamente in Bretagna sulla Manica, luogo noto anche per le straordinarie maree, che proprio da lì si possono ammirare. (La cronaca del nostro viaggio del 1995 fatto in quel luogo è da parecchio in preparazione, speriamo di pubblicarlo presto)
Sulla linea che congiunge questi due luoghi è stato poi costruito in val di Susa la Sacra di San Michele, così che i tre luoghi risultano perfettamente allineati, la Sacra ha fatto da modello a Umberto Eco per "Il nome della Rosa".
La Via Francigena, che da Canterbury porta a Roma, ha una derivazione che congiunge Mont St. Michel con Monte Sant'Angelo, questo itinerario è in corso di riscopertura e potrebbe degnamente "rivaleggiare" con il ben più noto Camino di Santiago, che da tutta Europa conduce a Santiago di Compostela, viaggio da noi fatto nel 2005, il viaggio durò oltre due mesi, raggiungendo anche il Portogallo; lo abbiamo raccontato nello specifico blog Rita e Mimmo Iberici (cliccando vi accederete)
Monte Sant'Angelo ha la storia strettamente connessa alla Sacra Grotta, dallo splendido portale con porte bronee, è stato eletto a Santuario principale del popolo Longobardo, chissà cosa ne direbbero Bossi ed i suoi Lumbard se lo sapessero, questi che considerano loro padri i longobardi, ne indossano le corna e hanno il principale luogo di culto nel profondo sud. Nella grotta c'è una pregevole statua di alabastro, raffigurante l'Arcangelo, opera del Sansovino. A sua difesa fu eretto un magnifico castello, risalente al IX secolo, rimaneggiato da normanni, svevi ed angioini, sufficientemente conservato. Molte altre sono le vestigia da visitare, spesso nate per un uso e diventate tutt'altro nelle credenze popolari. La Tomba di Rotari, in effetti è, evidentemente, un battistero, c'è poi la Chiesa di Santa Maria Maggiore e tanti altri luoghi sacri e non, che qualsiasi buona guida turistica sarà in grado di elencare, descrivere ed illustrate più e meglio di me.
Facendo questo viaggio consigliamo di non trascurare l'assaggio del Caciocavallo Podolico, se ne trovano forme molto e ben stagionate, essendo questo, con il suo tanto bestiame allo stato brado, uno dei principali luoghi di produzione, accompagnatelo con il magnifico Pane Locale, pane annoverato tra i primi e migliori pugliesi e scusatemi se è poco, dato che stiamo parlando di alcuni tra i pani migliori del mondo. Particolari e saporitissimi sono anche degli enormi e speziati taralli di oltre mezzo chilo, i Poporati e le Ostie Chiene, due sottili sfoglie di pasta che contengono un eccellente torrone alle mandorle.
Tutte le foto di questa giornata le vedete cliccando qui
Slideshow delle immagini di questa giornata pubblicata in YouTube nel nostro Channel Rita&Mimmo
Portale d'accesso alla Grotta |
La Grotta fece da modello alla costruzione del forse più noto altro luogo di devozione Micheleiana, Mont St. Michel sito in Francia, precisamente in Bretagna sulla Manica, luogo noto anche per le straordinarie maree, che proprio da lì si possono ammirare. (La cronaca del nostro viaggio del 1995 fatto in quel luogo è da parecchio in preparazione, speriamo di pubblicarlo presto)
Sulla linea che congiunge questi due luoghi è stato poi costruito in val di Susa la Sacra di San Michele, così che i tre luoghi risultano perfettamente allineati, la Sacra ha fatto da modello a Umberto Eco per "Il nome della Rosa".
La Via Francigena, che da Canterbury porta a Roma, ha una derivazione che congiunge Mont St. Michel con Monte Sant'Angelo, questo itinerario è in corso di riscopertura e potrebbe degnamente "rivaleggiare" con il ben più noto Camino di Santiago, che da tutta Europa conduce a Santiago di Compostela, viaggio da noi fatto nel 2005, il viaggio durò oltre due mesi, raggiungendo anche il Portogallo; lo abbiamo raccontato nello specifico blog Rita e Mimmo Iberici (cliccando vi accederete)
Mont St. Michel - Normandia - Francia |
Facendo questo viaggio consigliamo di non trascurare l'assaggio del Caciocavallo Podolico, se ne trovano forme molto e ben stagionate, essendo questo, con il suo tanto bestiame allo stato brado, uno dei principali luoghi di produzione, accompagnatelo con il magnifico Pane Locale, pane annoverato tra i primi e migliori pugliesi e scusatemi se è poco, dato che stiamo parlando di alcuni tra i pani migliori del mondo. Particolari e saporitissimi sono anche degli enormi e speziati taralli di oltre mezzo chilo, i Poporati e le Ostie Chiene, due sottili sfoglie di pasta che contengono un eccellente torrone alle mandorle.
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Slideshow delle immagini di questa giornata pubblicata in YouTube nel nostro Channel Rita&Mimmo